Le criptovalute sono monete digitali basate sulla crittografia e sulla tecnologia della decentralizzazione, cioè non dipendono da una banca centrale o da un governo. In altre parole, si tratta di una nuova forma di moneta virtuale che permette di scambiare valore in modo sicuro e trasparente grazie alla blockchain, un registro pubblico e immutabile. Da oltre un decennio, questo sistema ha trasformato la finanza tradizionale e si è imposto come uno dei temi più discussi nel panorama economico mondiale.
Il motivo per cui le criptovalute sono nate è legato a un’esigenza precisa: creare un’alternativa al denaro tradizionale e ai sistemi bancari, spesso percepiti come lenti, costosi o poco affidabili. Dopo la crisi finanziaria del 2008 e la crescente sfiducia verso le istituzioni, il Bitcoin è stato presentato come un sistema di pagamento indipendente, capace di ridare controllo e libertà agli utenti. Da lì in poi, si è aperta la strada a centinaia di altre cripto monete e crypto valute, ciascuna con caratteristiche e obiettivi diversi.
Oggi, il mercato delle criptovalute non riguarda più solo pochi appassionati: milioni di persone in Italia e nel mondo usano, scambiano e investono in questi asset digitali. Le criptovalute attraggono per le opportunità di guadagno e per l’innovazione che portano, ma al tempo stesso comportano rischi importanti, come l’elevata volatilità, le incertezze normative e la possibilità di truffe. Per questo motivo è fondamentale capire cosa sono le criptovalute, come funzionano e a cosa servono prima di avvicinarsi a questo settore.
Se vuoi approfondire tutti questi aspetti, sei nel posto giusto: in questa guida completa troverai spiegato in modo semplice e autorevole che cosa sono le criptovalute, come funzionano e come iniziare a orientarti negli investimenti. Se invece sei già pronto a fare il primo passo nel mondo delle crypto, scorri in basso: troverai un pulsante dedicato agli strumenti per investire. E ricorda: il team di vivereoggi.it è sempre a disposizione per accompagnarti con consigli, risorse e assistenza dedicata.
Cosa sono le criptovalute
Prima di entrare nel dettaglio tecnico, è importante chiarire in modo semplice che cosa sono le criptovalute e perché oggi rappresentano uno dei fenomeni più rivoluzionari della finanza moderna. Le criptovalute non sono solo un argomento da addetti ai lavori, ma strumenti sempre più diffusi, che toccano sia la vita quotidiana sia il mondo degli investimenti.
Definizione semplice e comprensibile
Le criptovalute (cryptocurrency in inglese o anche crittovalute, in italiano) sono monete digitali che funzionano esclusivamente in forma elettronica. A differenza della moneta tradizionale, non esistono in banconote o monete fisiche, ma sono registrate e scambiate tramite una rete informatica.
Il termine “cripto” deriva dall’uso della crittografia, cioè un sistema matematico che garantisce la sicurezza delle transazioni e la creazione di nuove unità di valuta, come da voce di Wikipedia.
In pratica:
- le crittovalute sono valute virtuali;
- si basano su un registro decentralizzato chiamato blockchain;
- non sono emesse né controllate da banche centrali o governi.
Questa natura indipendente spiega perché spesso le criptovalute vengono viste come una forma di moneta alternativa, capace di garantire libertà finanziaria agli utenti.
Differenza tra criptovaluta e moneta tradizionale
Per comprendere davvero le criptovalute, occorre confrontarle con le valute tradizionali (fiat, come euro o dollaro). Le differenze principali sono:
- Supporto fisico
- Moneta tradizionale: esiste sia in forma cartacea sia elettronica.
- Criptovaluta: esiste solo in forma digitale.
- Controllo e regolamentazione
- Moneta tradizionale: è emessa e controllata da una banca centrale (es. BCE per l’euro).
- Criptovaluta: è gestita da una rete decentralizzata di utenti e nodi informatici.
- Garanzia del valore
- Moneta tradizionale: è garantita dallo Stato e dalla sua economia.
- Criptovaluta: il valore dipende dal mercato, dall’offerta e dalla domanda, senza garanzia istituzionale.
- Modalità di transazione
- Moneta tradizionale: passa attraverso banche o intermediari.
- Criptovaluta: consente transazioni peer-to-peer, dirette tra utenti, spesso con costi ridotti.
Queste differenze spiegano perché le crittovalute vengano considerate una moneta virtuale rivoluzionaria, ma anche perché siano oggetto di dibattito e regolamentazioni crescenti.
Caratteristiche principali delle criptovalute
Le caratteristiche delle criptovalute che le distinguono da altri strumenti finanziari possono essere riassunte in alcuni punti chiave:
- Decentralizzazione: non esiste un’autorità centrale che controlla il sistema.
- Trasparenza: tutte le transazioni sono registrate su blockchain, un registro pubblico consultabile da chiunque.
- Irreversibilità: una volta eseguita, una transazione non può essere annullata.
- Sicurezza crittografica: l’uso della crittografia rende estremamente difficile alterare i dati.
- Volatilità: il valore può variare rapidamente, offrendo opportunità ma anche rischi elevati.
- Divisibilità: ogni criptovaluta può essere frazionata in unità molto piccole (es. il Bitcoin in satoshi).
- Accessibilità globale: chiunque, ovunque nel mondo, con una connessione Internet può utilizzare le crypto.
Questi aspetti rendono le criptovalute uniche nel panorama economico e al tempo stesso ne spiegano l’attrattiva e le criticità.
Come funzionano le criptovalute
Capire come funzionano le criptovalute è essenziale per chi si avvicina a questo mondo. Non basta sapere che si tratta di monete virtuali: occorre comprendere i meccanismi che ne permettono l’esistenza, la sicurezza e l’utilizzo. Il funzionamento delle crittovalute si basa su tre pilastri fondamentali: la blockchain, il mining (o altre forme di validazione) e gli strumenti di gestione come i wallet.
Non basta neanche sapere a cosa servono i Bitcoin e come funzionano: ogni criptovaluta ha caratteristiche proprie che la differenziano dalle altre.
La tecnologia blockchain
La blockchain è il cuore del sistema delle criptovalute. Si tratta di un registro distribuito e immutabile, dove vengono annotate tutte le transazioni effettuate.
Caratteristiche principali:
- È decentralizzata: non esiste un unico server o banca che la controlla, ma una rete di computer collegati tra loro.
- È trasparente: ogni operazione è visibile a tutti i partecipanti alla rete.
- È immutabile: una volta registrata, una transazione non può essere modificata o cancellata.
La blockchain funziona come un libro contabile globale e condiviso, che garantisce la fiducia tra gli utenti senza bisogno di un intermediario. È proprio grazie a questa tecnologia che le crypto valute riescono a mantenere sicurezza e integrità.
Mining e validazione delle transazioni
Per aggiungere nuove transazioni alla blockchain serve un processo di validazione. Nelle criptovalute come il Bitcoin, questo avviene tramite il mining:
- I miner utilizzano computer potenti per risolvere complessi calcoli matematici.
- Quando trovano la soluzione, validano un “blocco” di transazioni.
- In cambio, ricevono una ricompensa in criptovaluta.
Oggi, non tutte le criptovalute utilizzano il mining. Alcune hanno adottato sistemi alternativi, come il Proof of Stake (PoS), che richiede di “congelare” una parte delle proprie monete digitali per validare le operazioni. Questi metodi sono considerati più sostenibili dal punto di vista energetico rispetto al mining tradizionale.
Il meccanismo di validazione garantisce che nessuno possa “spendere due volte” la stessa cripto moneta e che il sistema rimanga sicuro.
Wallet e custodia delle crypto
Per usare o conservare le criptovalute è necessario un wallet (portafoglio digitale). Il wallet non contiene fisicamente le monete, ma memorizza le chiavi crittografiche che permettono di accedere ai propri fondi sulla blockchain.
Esistono due principali categorie:
- Hot wallet (connessi a Internet):
- pratici e veloci da usare;
- indicati per chi fa transazioni frequenti;
- più esposti al rischio di attacchi informatici.
- Cold wallet (offline):
- dispositivi hardware o supporti cartacei;
- più sicuri contro gli hacker;
- meno comodi per operazioni rapide.
La scelta del wallet dipende dal tipo di utilizzo: chi investe a lungo termine preferisce soluzioni più sicure, mentre chi opera regolarmente nel mercato delle criptovalute tende a usare strumenti più agili.
Tipi di criptovalute
Non esiste una sola criptovaluta: il mercato delle criptovalute comprende oggi migliaia di progetti, ognuno con obiettivi, caratteristiche e modalità di funzionamento differenti. Comprendere i principali tipi di criptovalute è fondamentale per orientarsi, distinguere le opportunità dai rischi e capire come si è evoluto questo ecosistema dopo la nascita del Bitcoin.
Bitcoin: la prima cripto moneta
Il Bitcoin è la prima e più conosciuta delle criptovalute, creata nel 2009 da un autore anonimo noto come Satoshi Nakamoto. Lanciato con l’obiettivo di diventare un sistema di pagamento digitale decentralizzato, il Bitcoin è considerato oggi una sorta di “oro digitale” per il suo ruolo di riserva di valore.
Caratteristiche principali:
- Prima moneta virtuale basata su blockchain.
- Offerta limitata a 21 milioni di unità.
- Ampiamente accettata in tutto il mondo per pagamenti e investimenti.
Il Bitcoin è anche il punto di riferimento del mercato delle cripto valute: il suo andamento influenza spesso quello di tutte le altre.
Altcoin: Ethereum, Ripple, Litecoin e altre
Con il termine altcoin (da alternative coin) si indicano tutte le criptovalute create dopo Bitcoin. Alcune tra le più rilevanti sono:
- Ethereum (ETH): più che una moneta virtuale, è una piattaforma che permette di creare smart contract e applicazioni decentralizzate (dApp).
- Ripple (XRP): pensata per facilitare i pagamenti internazionali veloci e a basso costo.
- Litecoin (LTC): creata come alternativa “più leggera” di Bitcoin, con tempi di transazione ridotti.
- Cardano (ADA) e Polkadot (DOT): orientate alla scalabilità e alla ricerca di soluzioni più efficienti rispetto alle reti tradizionali.
Queste monete digitali non cercano solo di replicare Bitcoin, ma introducono innovazioni tecnologiche e nuovi modelli di utilizzo.
Stablecoin e memecoin
Un’altra categoria di grande rilievo è quella delle stablecoin, o stablecoins, criptovalute il cui valore è ancorato a una moneta tradizionale (es. dollaro o euro) o ad altri asset stabili. L’obiettivo è ridurre la volatilità tipica delle crypto. Alcuni esempi noti sono USDT (Tether) e USDC (USD Coin), a cui si affiancherà presto l’euro digitale.
All’estremo opposto troviamo le memecoin, nate spesso come scherzo o tendenza virale, ma capaci di attirare enormi capitalizzazioni di mercato. Tra le più famose ci sono Dogecoin (DOGE) e Shiba Inu (SHIB). Pur non avendo solide basi tecnologiche, queste crypto sono popolari per il forte impatto della community.
Crypto token e applicazioni DeFi
Accanto alle monete vere e proprie, esistono i crypto token, che non hanno una blockchain indipendente ma vengono creati su reti già esistenti (come Ethereum). I token possono avere diverse funzioni:
- Utility token: usati per accedere a un servizio o a una piattaforma.
- Security token: rappresentano asset finanziari, simili a titoli o azioni.
- Governance token: danno diritto di voto agli utenti all’interno di un progetto decentralizzato.
I token sono protagonisti della finanza decentralizzata (DeFi), un ecosistema in cui è possibile prestare, scambiare e investire senza banche o intermediari.
Conoscere i diversi tipi di criptovalute – dal Bitcoin alle altcoin, dalle stablecoin ai token – aiuta a capire cosa sono le criptovalute e come questo settore si sia diversificato in pochi anni. Altrettanto importante è conoscere la differenza tra token e coin, all’articolo appena linkato.
A cosa servono le criptovalute
Le criptovalute non sono solo strumenti speculativi: nascono con l’obiettivo di essere monete digitali utilizzabili nella vita reale. Oggi vengono impiegate in vari ambiti, dai pagamenti virtuali agli investimenti, fino a nuove applicazioni innovative come gli NFT e la DeFi. Conoscere a cosa servono le criptovalute significa andare oltre la loro fama di asset finanziario volatile e comprenderne l’utilità concreta.
Pagamenti digitali e moneta elettronica
Uno degli scopi originari delle criptovalute era creare un sistema di pagamento alternativo al denaro tradizionale. In questo senso, funzionano come una vera e propria moneta elettronica.
Oggi, migliaia di aziende accettano pagamenti in crypto valute, tra cui Bitcoin ed Ethereum. Alcuni esempi:
- acquisti online su piattaforme dedicate;
- pagamenti per viaggi, hotel e biglietti aerei;
- donazioni a enti non profit o progetti open-source.
Il vantaggio principale è la possibilità di effettuare transazioni peer-to-peer, senza passare da banche o intermediari, con tempi rapidi e costi ridotti.
Investimenti e speculazione
Per molti, il principale utilizzo delle criptovalute è come strumento di investimento. Il mercato delle criptovalute attira sia investitori professionali sia utenti alle prime armi, grazie a due caratteristiche:
- Alto potenziale di rendimento: alcune cripto monete hanno registrato aumenti di valore straordinari in pochi anni.
- Accessibilità globale: chiunque, con una connessione Internet e un wallet, può iniziare a investire.
Tuttavia, le criptovalute sono anche molto volatili. Questo significa che possono generare profitti significativi, ma anche perdite consistenti. Non a caso, investire in cryptovalute viene spesso associato a una forma di speculazione ad alto rischio. Per mitigarlo, è necessario fare ricorso allo studio costante di tutti i meccanismi come le candele giapponesi.
NFT e nuove applicazioni
Un’evoluzione recente del mondo crypto riguarda gli NFT (Non-Fungible Token), certificati digitali unici basati su blockchain. Gli NFT vengono usati per rappresentare opere d’arte digitali, musica, collezionabili e persino immobili virtuali.
Oltre agli NFT, le criptovalute sono centrali nello sviluppo della DeFi (finanza decentralizzata), un ecosistema che permette di:
- concedere prestiti e guadagnare interessi;
- effettuare scambi di monete virtuali senza intermediari;
- creare nuovi strumenti finanziari accessibili a chiunque.
Queste applicazioni mostrano come la criptovaluta non sia solo un mezzo di pagamento, ma una tecnologia capace di generare nuovi mercati e modelli di business.
In sintesi, le criptovalute servono per pagare, investire e innovare: sono strumenti versatili che uniscono la funzione di moneta virtuale a quella di asset finanziario e di tecnologia abilitante per nuovi settori digitali.
Il mercato delle criptovalute
Il mercato delle criptovalute è uno degli ecosistemi finanziari più dinamici e in rapida evoluzione. Dalla nascita del Bitcoin nel 2009 a oggi, le monete digitali sono passate da fenomeno di nicchia a settore con una capitalizzazione di mercato di migliaia di miliardi di dollari. Questo mercato si distingue per la forte volatilità, la rapidità con cui nascono nuovi progetti e la crescente attenzione di investitori, governi e istituzioni finanziarie.
Andamento e capitalizzazione
L’andamento del mercato delle criptovalute è caratterizzato da cicli di crescita e forti correzioni. La capitalizzazione complessiva – cioè il valore totale di tutte le cripto monete in circolazione – è passata da pochi miliardi di dollari nei primi anni a picchi superiori ai 2.000 miliardi.
Fattori che influenzano l’andamento:
- Domanda e offerta di singole criptovalute.
- Annunci normativi da parte di Stati e autorità di vigilanza.
- Innovazioni tecnologiche (nuove blockchain, protocolli, applicazioni DeFi).
- Interesse degli investitori istituzionali.
Questi elementi spiegano perché il mercato delle cripto valute sia tanto attrattivo quanto rischioso.
Borsa delle criptovalute e principali exchange
Per comprare e vendere criptovalute non si usa la “borsa” tradizionale, ma le piattaforme di scambio, chiamate exchange.
Due tipologie principali:
- Exchange centralizzati (CEX): piattaforme gestite da aziende, come Binance, Coinbase o Kraken. Offrono facilità d’uso e servizi aggiuntivi (staking, futures), ma richiedono fiducia nell’intermediario.
- Exchange decentralizzati (DEX): basati su smart contract, permettono scambi diretti tra utenti senza intermediari. Sono più coerenti con la filosofia crypto, ma spesso meno intuitivi per i principianti.
Queste piattaforme rappresentano la vera “borsa delle criptovalute”, dove ogni giorno vengono scambiate milioni di monete virtuali.
Rischi, bolle speculative e volatilità
Il mercato delle criptovalute è affascinante ma presenta numerosi rischi:
- Volatilità estrema: i prezzi possono oscillare anche del 20-30% in poche ore.
- Bolle speculative: spinte da mode o hype mediatico, molte cripto valute hanno visto crescite vertiginose seguite da crolli improvvisi.
- Progetti non solidi: ogni anno nascono nuove crypto, ma molte spariscono rapidamente lasciando gli investitori con perdite.
- Rischio di truffe: schemi Ponzi, rug pull e piattaforme poco affidabili sono ancora diffusi.
Nonostante questi aspetti, le criptovalute attirano sempre più investitori, convinti che il potenziale tecnologico e la crescente adozione possano generare valore sul lungo periodo.
Il mercato delle criptovalute è quindi un contesto in continua trasformazione: ricco di opportunità, ma anche di insidie. Conoscerne le regole e i meccanismi è fondamentale per affrontarlo con consapevolezza.
Legalità e regolamentazione delle criptovalute
Uno dei temi più delicati quando si parla di criptovalute riguarda la loro legalità. Essendo una tecnologia nuova, nata al di fuori dei tradizionali sistemi bancari, molti si chiedono: “le criptovalute sono legali?”. La risposta varia a seconda dei Paesi: in alcune giurisdizioni sono riconosciute e regolamentate, in altre sono osteggiate o addirittura vietate. In ogni caso, il tema della regolamentazione è centrale, perché incide sull’adozione, sulla sicurezza degli investitori e sullo sviluppo del mercato delle criptovalute.
Le criptovalute sono legali in Italia?
In Italia le criptovalute sono legali, ma non hanno lo status di moneta a corso legale: questo significa che non sostituiscono l’euro, unica valuta ufficiale riconosciuta. Tuttavia, il loro utilizzo è consentito come moneta virtuale per scambi, investimenti e pagamenti nei contesti in cui vengono accettate.
Punti chiave della normativa italiana:
- Le criptovalute sono considerate attività finanziarie digitali.
- Gli exchange che operano in Italia devono iscriversi al registro OAM (Organismo Agenti e Mediatori).
- I cittadini devono dichiarare le proprie crypto valute nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, e pagare le imposte su eventuali plusvalenze.
In sintesi: sì, le criptovalute in Italia sono legali, ma soggette a regole fiscali e obblighi di trasparenza.
Normative europee e internazionali
L’Unione Europea ha fatto un passo importante con l’introduzione del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), che entrerà progressivamente in vigore dal 2024-2025. Questo quadro normativo mira a:
- garantire maggiore tutela per gli investitori;
- ridurre i rischi di truffe e attività illecite;
- fornire regole chiare agli emittenti di criptovalute e stablecoin.
A livello internazionale, la situazione è molto eterogenea:
- El Salvador è stato il primo Paese a riconoscere il Bitcoin come moneta legale.
- Stati Uniti e Regno Unito hanno un approccio più pragmatico, puntando sulla regolamentazione dei mercati e sulla trasparenza degli exchange.
- Cina ha vietato il trading e il mining di criptovalute, pur sviluppando una propria moneta digitale di Stato (lo yuan digitale).
Queste differenze mostrano come la regolamentazione sia ancora in fase di definizione e fortemente legata alle politiche economiche dei singoli Paesi.
Fiscalità e tassazione delle crypto
Un altro aspetto cruciale riguarda la tassazione delle criptovalute. In Italia, le plusvalenze derivanti dalla vendita o dallo scambio di cripto monete sono soggette a imposta sostitutiva del 26%, se superano una determinata soglia di esenzione annuale.
Aspetti fiscali da considerare:
- Obbligo di dichiarare le monete virtuali detenute.
- Tassazione delle plusvalenze realizzate con operazioni di trading o conversione in euro.
- Possibilità di compensare le perdite con eventuali guadagni.
Questo significa che investire in cryptocurrency in Italia non è un “far west”: il quadro fiscale è ormai definito e richiede attenzione, soprattutto per chi fa operazioni frequenti.
In conclusione, le criptovalute sono legali in Italia, ma non sono equiparabili all’euro o ad altre valute tradizionali. La normativa europea e internazionale si sta evolvendo per garantire un equilibrio tra innovazione e sicurezza, mentre la tassazione rappresenta un aspetto da non trascurare per chi decide di investire.
Conviene investire in criptovalute?
Il tema dell’investimento in criptovalute è tra i più dibattuti. Da una parte, molti le considerano un’opportunità unica di crescita economica e innovazione tecnologica. Dall’altra, non mancano i rischi legati alla volatilità, alla mancanza di garanzie istituzionali e alle truffe. Prima di avvicinarsi al mercato delle criptovalute, è quindi fondamentale valutarne con attenzione vantaggi e svantaggi.
Vantaggi e opportunità
Investire in crypto valute può offrire diverse opportunità interessanti:
- Alto potenziale di rendimento: alcune criptovalute hanno registrato aumenti di valore esponenziali in pochi anni.
- Accessibilità: chiunque, con una connessione Internet e un wallet, può acquistare e detenere monete digitali.
- Diversificazione del portafoglio: le criptovalute rappresentano una nuova classe di asset, utile per differenziare gli investimenti.
- Innovazione tecnologica: investire in crypto significa anche sostenere lo sviluppo di settori emergenti come la DeFi o gli NFT.
Rischi e truffe comuni
Accanto ai vantaggi, bisogna considerare con attenzione i rischi delle criptovalute:
- Volatilità estrema: il valore delle cripto monete può salire o scendere del 20-30% in poche ore.
- Assenza di garanzie: a differenza delle banche, non esiste un fondo di tutela per i depositi in crypto.
- Truffe e schemi fraudolenti: sono diffusi i cosiddetti rug pull o piattaforme poco affidabili.
- Rischi normativi: la regolamentazione è in evoluzione, e nuove regole possono incidere sul mercato.
- Problemi di sicurezza: attacchi hacker e smarrimento delle chiavi private possono comportare la perdita definitiva dei fondi.
Questi elementi spiegano perché investire in criptovalute non sia adatto a chi cerca soluzioni semplici o sicure al 100%.
Consigli pratici per i principianti
Chi vuole iniziare a investire in criptovalute dovrebbe seguire alcune regole di base:
- Informarsi: capire bene cosa sono le criptovalute e come funzionano.
- Usare piattaforme affidabili: scegliere exchange regolamentati e riconosciuti.
- Diversificare: non concentrare tutto il capitale in una sola crypto.
- Gestire il rischio: investire solo ciò che si è disposti a perdere.
- Pensare al lungo termine: evitare di farsi guidare solo dalle oscillazioni giornaliere.
Seguendo questi principi, è possibile ridurre i rischi e approcciarsi al mercato in modo più consapevole.
In definitiva, investire in criptovalute può convenire a chi è disposto ad accettare un livello di rischio elevato e vuole esplorare le opportunità offerte dall’innovazione finanziaria. Tuttavia, non è una scelta adatta a tutti: informazione, prudenza e strategia rimangono le chiavi per non trasformare un’opportunità in una perdita.
FAQ – Domande frequenti sulle Criptovalute
Le criptovalute sono monete digitali basate sulla crittografia e su un sistema decentralizzato chiamato blockchain. Non dipendono da banche o governi e permettono di scambiare valore online in modo sicuro e trasparente.
Sì, in Italia le criptovalute sono legali, ma non hanno lo status di moneta a corso legale come l’euro. Sono considerate attività finanziarie digitali e vanno dichiarate nella dichiarazione dei redditi se detenute o vendute con profitto.
Investire in cryptocurrency può offrire opportunità interessanti, ma comporta anche rischi elevati. Il consiglio è di informarsi, diversificare gli investimenti e non mettere mai a rischio più capitale di quanto si è disposti a perdere.
Oltre al Bitcoin, esistono migliaia di altre cripto monete. Tra le più note troviamo Ethereum, Ripple, Litecoin, le stablecoin (legate a valute tradizionali) e i token utilizzati nella finanza decentralizzata (DeFi).
Le transazioni vengono registrate sulla blockchain, un registro digitale distribuito e immutabile. Ogni operazione è verificata dalla rete e protetta da crittografia, senza bisogno di banche o intermediari.
I rischi principali sono:
volatilità dei prezzi;
possibili truffe e piattaforme non affidabili;
mancanza di garanzie istituzionali;
rischi normativi legati alle nuove regolamentazioni.